I vescovi sardi: “Un cittadino sardo non potrà mai essere, sul fronte trasporti, uguale a un cittadino italiano ed europeo.”    

I vescovi della Conferenza Episcopale sarda,  riuniti a Donigala Fenughedu il 6 giugno 2017, hanno scritto una nota sul problema  dei trasporti in Sardegna, diffusa in vista del G7 sui trasporti che si terrà a Cagliari il 21-22 giugno.  I vescovi offrono una loro riflessione  affinché si possano trovare adeguate soluzioni all’annoso problema dei trasporti in Sardegna.

“Problema trasporti in Sardegna. In vista del G7 sui Trasporti che si terrà a Cagliari il prossimo 21- 22 giugno, la Conferenza Episcopale Sarda ha voluto offrire una propria riflessione su alcuni dei più vistosi e preoccupanti problemi che investono la nostra Isola in questo delicato e determinante settore, perché possano trovare risposte adeguate nell’importante summit. I ritardi e le inadeguatezza collocano la Sardegna quale fanalino di coda anche rispetto a tutte le regioni del Sud Italia, con in più l’handicap dell’insularità. “Una delle nostre rivendicazioni, ormai ventennali, – affermano i Vescovi – è il riconoscimento di una vera continuità territoriale a Roma come a Bruxelles. Al Governo si chiede di farsi primo portavoce a Bruxelles per definire adeguate norme di attuazione dell’articolo 74 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), proprio in quanto regione insulare e periferica. La Sardegna ha il diritto di accedere alle deroghe agli aiuti di Stato e alle compensazioni fiscali perché un cittadino sardo non potrà mai essere – sul fronte trasporti – uguale a un cittadino italiano ed europeo.”                                            Fonte: C/S Riunione della Ces del 6 giugno 2017

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